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vco trasporti - nei commenti

Frontalieri con le ali - 4 Settembre 2014 - 22:21

ali scafo?
vorrei entrare nel merito visto che si fà molta confusione,la soluzione aliscafo era già stata provata anni fà con scarsi risultati, dato che trasporti vco fà comunque linea in canton ticino non vedo il problema nel ripristinare le corse che erano esistenti prima degli anni duemila poi soppresse per mancanza di abbonati.Sarebbe opportuno sedersi ad un tavolo di lavoro con le parti in causa"comune,frontalieri,autorità ticinesi",per trovare una soluzione che accontenti il maggior numero possibile di frontalieri anche per i differenti orari di lavoro diversi degli stessi.

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 20 Luglio 2014 - 20:15

Onore a te, Rosanna
Ciao Rosanna, ti spiego il senso della domanda che ti ho posto :-) Tu hai fatto la cosa giusta segnalando a "qualcuno" il problema che hai avuto questa volta (hai scritto che è la prima volta che ti è capitata), l'errore è stato fatto da chi ha ricevuto il tuo scritto: perché non ha girato la cosa direttamente al sindaco o a vco trasporti evitando di metterlo in piazza sulla stampa locale?? Se poi dal Municipio o da vco trasporti non arrivava nessun segnale, allora si che si poteva pubblicare ed aveva anche il supporto del silenzio della controparte... Alla fine la "faccia" su tutta la polemica ce la metti tu, e sei tu che devi continuare a poter viaggiare sui mezzi pubblici; ma se gli autisti (anche quelli gentili) hanno letto l'articolo e - soprattutto - i vari commenti contro di loro fatti da gente che non è disabile, potranno rivelarsi meno gentili nei tuoi riguardi riconoscendoti (non ci sono tante signore che viaggiano regolarmente sui bus in carrozzina) !! E' per questo che ti auguro buona fortuna per i prossimi viaggi :-) Ciaoo.. Andry

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 20 Luglio 2014 - 15:33

X Marco e Nadia
@ Marco: mentre tu con la bacchetta magica e 4 conti sulle spese di vco trasporti ti dai da fare per cambiare il Sistema, "..non ci capite niente" lo puoi scrivere a chi ti ha dato lezioni di Accessibilità e Mobilità pratica !! ;-) @ Nadia (basita): ti invito a prendere una carretta e ad andare di persona a Milano e provare a girare usando gli "efficienti" mezzi pubblici che hai visto di persona, ma non girando solo nelle zone turistiche... Per la cronaca, la percentuale di filobus e di tram attrezzati dell'ATM è rispettivamente del 42% e del 32%, e non parliamo delle stazioni della Metropolitana dove rischi di non uscirne più perché gli ascensori o i montascale sono guasti. Devi comunque chiamare un numero (non verde) dell'ATM e sperare che chi ti risponde (dopo decine di minuti di musichetta PAGATA) abbia voglia di sbattersi per verificare le condizioni dei mezzi che vorresti prendere e dello stato delle banchine dove vorresti scendere; sulla Metro, se sei in carrozzina elettrica, è meglio che ti scordi fin da subito di avventurarti perché rischi di essere tirato fuori dai Vigili del Fuoco!! :-( Cordialmente... Andry CP

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 19 Luglio 2014 - 23:30

nessuno ha ragione
Ma vi rendete conto che tra 20 commenti diversi ognuno dice la sua e pensa di aver ragione? Come tutto e tutti in italia devono dire la loro.. l'avvocato, il moralista, il commercialista, il professionista etc. A leggere tutti questi commenti si arriva a una sola risposta: non ci capite niente. Anche l autista ha ragione.. ma anche il disabile.. La legge "x" dice che..... ma anche la legge "y" dice che... invece di giudicare tutto e tutti non sarebbe meglio e forse amche piu intelligente andare al dunque?.. Una pedana automatica?.. visto che la vco trasporti ha piantato migliaia di euro di telecamere negli autobus e televisori per bombardare tutti di pubblicita e usare le telecamere per vedere chi si fa le canne e chi no.. non si potrebbe fare anche un piccolo investimento per aiutare chi ne ha bisogno? I soldi delle multe? Delle pubblicita' sul retro dei biglietti?? Vanno a finire in telepubblicita' e telecamere? Non c e tanto da criticare il disabile o l autista... ma il sistema.

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 19 Luglio 2014 - 12:46

pedana
io sono l'interessata ho sempre preso l'autobus senza problemi è la prima volta che mi capita, se ho un appuntamento x un esame allora prenoto la pedana la sera prima come mi è stato detto dal vco trasporti, se vado a fare la spesa vado alla fermata attendo l'autobus se non ha la pedana aspetto il prossimo, a volte ho aspettato anche 1,30 ma non mi sono mai lamentata.

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 18 Luglio 2014 - 22:05

autisti
mi ricordo di aver letto che l'anno scorso a Premeno un autista si è rifiutato di caricare un ragazzo disabile che utilizzava il pullman da anni. conosco il fratelloi: è andato diverse volta e parlare e chiedere chiarimenti al presidente di vco trasporti, ha fatto denuncia in procura ma, ad oggi, non è successo niente Ma va!!??? Siamo veramente il 3° mono ( senza offesa ) ma

In carrozzina sul Bus: l'autista non l'aiuta - 18 Luglio 2014 - 22:05

autisti
mi ricordo di aver letto che l'anno scorso a Premeno un autista si è rifiutato di caricare un ragazzo disabile che utilizzava il pullman da anni. conosco il fratelloi: è andato diverse volta e parlare e chiedere chiarimenti al presidente di vco trasporti, ha fatto denuncia in procura ma, ad oggi, non è successo niente Ma va!!??? Siamo veramente il 3° mono ( senza offesa ) ma

Gruppo "Una Verbania Possibile" su sanità a Verbania - 13 Luglio 2014 - 19:21

Nadia
Gentile Sig.ra Nadia, non so che professione faccia ma credo molte persone possano avere avuto esperienze positive al San Raffaele e negative nei nostri ospedalini o viceversa. Io farei un discorso più ad ampio raggio, ad esempio sul tipo di sanità che vogliamo in Italia. Diversa da regione a regione o più razionale? Vogliamo che gli ospedali siano efficienti o basta che ci siano? Vogliamo che la marea di tasse che paghiamo possa offrirci un servizio "gratuito", ovvero che i ticket non siano necessari perchè già coperti con le nostre tasse o si deve continuare a pagare per avere servizi inefficienti? Vogliamo avere ospedali piccoli ed economicamente in perdita o strutture più organizzate che possano offrire un servizio a 360 gradi senza rimbalzare da un ospedale ad un altro, magari rimettendoci le penne? Vede, io sono dell'idea che uno stato che funzioni debba offrire ai cittadini una controprestazione ad un pagamento, come un qualsiasi scambio commerciale. A fronte di una tassa esigo, pretendo, voglio un servizio efficiente. Come dicono gli statunitensi, no taxation without representation. Ovviamente la salute non è una caramella, ma il principio è lo stesso. Abbiamo passato anni a sprecare e disperdere soldi pubblici per costruire ospedali e poi abbandonarli, per non parlare di altro. La questione come vede si allarga al rapporto tra stato e cittadino. Parafrasando Totò: siamo sudditi o cittadini? Comunque rimango dell'idea che una sanità efficiente debba prevedere ospedali multifunzionali e all'avanguardia. Pochi ma buoni. Il problema dello spostamento delle persone può, anzi deve essere affrontato migliorando le infrastrutture, i trasporti, l'efficienza dei soccorsi. Non serve avere 5 ospedali sotto casa per poi non essere in grado di assistere un ferito con una particolare criticità. L'elisoccorso non deve fare il giro degli ospedali del vco o del Piemonte, ma mirare immediatamente alla struttura più adatta, che però deve essere efficiente alla massima potenza. Come si può pensare di trasformare le strutture di Verbania e Domo in ospedali con queste caratteristiche? Vede, purtroppo le condizioni in cui versa il nostro paese sono anche e forse soprattutto colpa di una idea di società che definirei simil socialista, in cui il cittadino subisce lo stato in una logica di sudditanza legata a principi ideologici comunisti, invece che evolvere in una democrazia occidentale liberale. E questo condiziona tutta la nostra vita, compreso il diritto ad essere curati, che viene distorto ad arte con l'idea che la sanità deve essere pubblica, che la spesa sanitaria non si deve toccare, che gli ospedali devono rimanere anche se fanno perdere soldi e non sono efficienti. Perchè? Perchè lo dicono la Costituzione, la Chiesa, il sindacato, i no TAV, i girotondini, il CSM. Ovvero chi non vuole che le cose cambino, a prescindere. Speriamo, Sig.ra Nadia, che questo pistolotto che ho patrorito non l'abbia annoiata troppo.

Marchionini: frontalieri in aliscafo - 26 Aprile 2014 - 16:45

aliscafo
Forse non tutti i frontalieri potrebbero usufruirne per le ragioni sopra ben spiegate, ma per chi ha come la destinazione la citta' potrebbe essere un' idea sostenuta anche dagli svizzeri per una forte diminuzione del traffico e aumento di posti liberi nei parcheggi. Alcune ditte sono gia' fornite di pulmini e potrebbero incaricarsi di prendere gli operai, impiegati e commesse e portarle sul posto di lavoro. Inoltre non ci sarebbero ritardi. Le strade non cosi' congestionate nelle ore di punta, meno stress di guida, pericoli di incidenti, multe salatissime per i radar. Vero e' che la nlm dovrebbe fare uno sforzo visto le sovvenzioni che si cucca e magari anche in vco trasporti. Se ne deve discutere

Zanotti: porto turistico, mille domande senza risposta - 20 Ottobre 2013 - 10:03

per paolino
Qualche risposta a Paolino: la gestione ordinaria del porto fu affidata nel 2003 con gara pubblica (parteciparano tre o quattro concorrenti, se non ricordo male; allora non ero sindaco, ma come presidente di vco trasporti avevo in carico la gestione provvisoria del porto da un paio d'anni) bandita dal Comune, ma i contenuti del bando furono fissati dalla Regione,che indicò anche un proprio dirigente come presidente della commissione aggiudicatrice; il canone annuo, versato alla Regione, risultò dall'applicazione dei criteri di aggiudicazione, che prevedevano anche investimenti in strutture e servizi. Del porto di Cannobio non ho informazioni dirette, ma mi pare di ricordare che vi fu un cedimento improvviso di alcune parti, che trascinarono a fondo l'intera struttura senza la concausa di eventi meteorologici

Movicentro: quale futuro? - 15 Luglio 2013 - 14:58

lamorte
Mi associo alla mail del lettore, inerente la civile protesta, riguardo spiegazioni mai giunte alla cittadinanza sul quell'opera incompiuta. Naturalmente per esperienza, sappiamo tutti che la colpa non sarà mai di nessuno. Vorrei operò attirare l'attenzione su un altro fatto e una visione diversa che si dovrebbe avere o avrebbero dovuto avere. Il Movicentro andrebbe visto come un investimento nel settore turistico, oltre che di possibilità di parcheggio per tutti coloro che prendono il treno per andar a lavorare via da Verbania. L'area è fortemente strategica per ricevere l'arrivo dei vari autobus, provenienti da Domodossola, da Verbania, da Cannobio, da Arona Stresa, e punto di interscambio per la mobilità provinciale con orari studiati dalle tre principali compagnie di bus della zona, vco trasporti, Comazzi e Saf, per trasportare le persone in ogni angolo della provincia, che ricordo è tutta turistica, oltre che permettere una migliore mobilità ai cittadini di questa provincia con mezzi pubblici, che credo se lo meritino, cosi come quella di Domodossola che mi sembra funzioni bene per collegare le Valli con Domodossola e il resto della provincia. Sicuramente ben gestito e ben pubblicizzato, il Movicentro potrebbe iniziare a funzionare sia come mobilità lavorativa e scolastica, e come mobilità turistica che non deve essere vista solo come turismo che deve per forza arrivare da fuori provincia ma anche come turismo dei cittadini della provincia, oltre che fruibile alle migliaia di turisti che affollano i campeggi, che potrebbero essere spinti magari a vistare posti bellissimi della provincia almeno un giorno nella permanenza, anche se hanno le auto al seguito, molti userebbero i mezzi pubblici se questi funzionassero bene e con orari adeguati. Ho viaggiato molto in Europa e vi posso garantire che questo mezzo di mobilità è molto sfruttato. Logicamente questa la mia umile opinione, che credo sia ben distante dal modo e dalle logiche di pensare di chi fa la politica per mestiere in Italia e nella nostra provincia, e se i nostri amministratori operando sugli operatori del settore, non sono in grado di coordinare un orario di autobus che giunga da Verbania alla stazione o viceversa, se si deve prendere un treno in alcuni orari per andare a Milano andandoci in autobus per essere sicuri di essere li in tempo si deve prendere la corsa di almeno una ora o ora e mezza prima, credo che come detto da chi ha fatto la giusta protesta, il tutto rimanga e rimarrà cosi come è.

Raccolta fondi AslVco, attenti alle truffe - 23 Maggio 2013 - 17:13

RACCOLTA FONDI
Buongiorno, sono Stefania Civalleri, la Responsabile della delegazione ANVOLT di Novara ovvero Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori, ONLUS. Tanto per chiarire la situazione volevo informare tutti i cittadini del Verbano Cusio-Ossola e le Istituzioni, come la ASL vco, che la nostra Associazione opera regolarmente sul territorio. Siamo infatti iscritti regolarmente all'albo del volontariato regionale (nel nostro caso la regione è la Lombardia poiché la sede nazionale è a Milano) e facciamo parte del Consiglio direttivo della FAVO (Federazione delle Associazioni Volontari Oncologici). Operiamo sul Piemonte orientale dal 1989 aiutando i malati di tumore terminale e loro famigliari attraverso trasporti (ospedale-casa e viceversa), assistenza infermieristica (con infermiere specializzate) e assistenza domiciliare. Inoltre presso la nostra delegazione di Novara, sita in Via Marconi 18/ac, è presente un ambulatorio di prevenzione dove vengono effettuate visite di prevenzione ginecologica (comprensiva di pap test, visita ginecologica e ecografia transvaginale), urologica e dermatologica, il tutto senza impegnativa e con medici specialisti nel settore. ANVOLT è un'associazione senza scopo di lucro opera principalmente con progetti di prevenzione in collaborazione con l'Unione Europea, il Ministero della Salute, le Amministrazioni regionali e provinciali e varie ASL. ANVOLT si sostiene con contributi e donazioni da parte di privati e aziende. A questi benefattori si rivolge in particolare attraverso il sito web www.anvolt.org, ma anche a mezzo del c.d. "fund rising" annuale nelle province che competono la nostra delegazione (ovvero Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio-Ossola, Asti, Alessandria e Pavia), una metodologia approvata ed utilizzata dai più importanti organismi del privato sociale. Tengo quindi a precisare che non facciamo raccolta fondi porta a porta, ma contattiamo prima telefonicamente le persone chiedendo gentilmente un'offerta. Se la persona dà il suo consenso, viene inviato a domicilio un fiduciario con regolare RICEVUTA FISCALE, detraibile secondo le norme vigenti. Inoltre, solitamente, prima di iniziare la raccolta fondi, vengono informate le autorità competenti del territorio, ovvero i Carabinieri. Sappiamo anche noi che, purtroppo, ci sono Associazioni poco serie, ma non dimentichiamoci che ce ne sono moltissime che operano regolarmente sul territorio. Con questo volevo tranquillizzare i Nostri generosi associati, sia di vecchia data che appena acquisiti, dicendo loro che ANVOLT è un'associazione seria e che opera alla luce del sole. Vi prego quindi di voler dare notizia della circostanza che l'Associazione opera nel pieno rispetto delle normative in vigore e dei propri fini statutari, con assoluta trasparenza, e che niente ha a che fare con chiunque invece solleciti con fini devianti la raccolta fondi presso la cittadinanza. Vi invitiamo inoltre presso la Nostra delegazione di Novara o presso la sede nazionale di Milano al fine di averne una diretta conoscenza o confronto. Per info non esitate a contattarci al numero 0321-30220 fax 0321-390587 oppure all'indirizzo novara@anvolt.org. Siamo presenti anche sul SITO WEB www.anvolt.org e su facebook come ANVOLT NOVARA. Distinti saluti Stefania Civalleri
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